lunedì 26 febbraio 2007

Trionfo silenzioso

Risale al "6 Nazioni" del 2003, quando per caso mi sintonizzai su La7 un sabato pomeriggio, il mio primo contatto con il rugby. Va detto che sportivamente parlando sono abbastanza onnivoro: seguo i grandi eventi, mondiali ed europei, di pallavolo, il ciclismo in genere e gli appuntamenti di livello internazionale come le Olimpiadi (tranne il Basket: mi spiace ma proprio non mi dice niente...sarà invidia per l'altezza dei giocatori?). Il rugby, prima di quella data, proprio non lo avevo considerato. Invece me ne innamorai subito: regole che sembravano confuse, cervellotiche e trame di gioco grezze e rudi a poco a poco mi diventarono familiari.
Mi impessionano ancora oggi le differenze con il calcio: la correttezza in campo, la serenità dell'ambiente, la Storia di uno sport più antico e lo spirito di squadra che prevale sempre sul singolo.
Ora con Sky, quando il tempo me lo permette, non mi perdo le amichevoli internazionali, nè il "Super14" (torneo per club dell'emisfero australe con squadre di Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa), il campionato più entusiasmante al mondo.
Lentamente, dalla scorsa estate, quando calciopoli distrusse un sistema (quello di Moggi) per crearne un altro che oggi tutti conoscono ma nessuno denuncia (quello di Moratti & Co) mi sono allontanato piano piano dal calcio: lo pratico con gli amici, ma in tv non mi dice più niente.

Per farla breve sabato pomeriggio ho gioito come per la vittoria di Berlino ai Mondiali: per chi non lo sapesse l'Italia della palla ovale ha ottenuto (dopo 7 anni di "6 Nazioni") la sua prima vittoria in trasferta.
Risultato: mezzo servizio al Tg1 e la copertina di Sportsera di domenica 25! Totti che litiga col portiere che gli ha parato il rigore invece ha fatto il giro mediatico del mondo..

Avvio di partita devastante per gli azzurri, in meta già dopo 18" con Mauro Bergamasco (foto in alto), bravo ad intercettare un tentativo di calcio di Phil Godman nei 22 scozzesi, e prontissimo a gettarsi tutto solo oltre la linea di meta. La Scozia è sotto choc e regala altre due mete agli azzurri, con altri due intercetti finalizzati con altrettante mete in mezzo ai pali, con Andrea "Pepe" Scanavacca (nella foto a lato) al 4' e con Kayne Robertson al 6'. Scanavacca ha trasformato tutte e tre le mete per il 21-0 provvisorio in favore dell'Italia. La furente reazione scozzese trova però soddisfazione al 15' con la meta di Rob Dewey, trasformata da Chris Paterson. Dopo un calcio di punizione per parte (entrambi trasformati) si va al riposo sul 24 - 10. La ripresa è una sofferenza continua per la difesa azzurra e al 61' la Scozia va in meta per la seconda volta, con Paterson, che poi realizza anche la trasformazione: 24 - 17. L'Italia finalmente reagisce: al 67' va di nuovo a segno con un piazzato di Scanavacca. Gli azzurri insistono e al 71' guadagnano un altro piazzato, che Scanavacca trasforma ancora: 30 - 17. E al 76' arriva anche la quarta meta azzurra, segnata in mischia da Alessandro Troncon e trasformata da Scanavacca: il trionfo è completo con il mediano di mischia che per la seconda partita consecutiva, dopo la bellissima prestazione di Twickenham contro l'Inghilterra, si vede riconoscere il 'man of the match'. Risultato: 17 - 37 per gli azzurri e un'altra pagina di Storia viene scritta.

Per saperne di più: http://www.rbs6nations.com/index_italy.htm, http://www.federugby.it/, http://www.super14.com/



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